martedì, febbraio 28, 2006

Calla + Fine Before You Came @ Transilvania Live, Milano 27.2.06


Ma dove sono tutti? Vuoi dire che hanno preferito Lou Reed e gli Yellowcard? Ma no dai, l'evento stasera è qui... ingenui.
Entro nel Transilvania Live semideserto, i Fine Before You Came stanno già suonando. Acustici, quasi uno non ci crede quando sente parlare di screamo-hardcore...
Mi piacciono e allora decido di comprarmi una loro magliettina "serigrafata a mano".
Ancora una birretta, mentre i Calla salgono sul palco ad accordare gli strumenti. Dopo un attimo scompaiono nuovamente, lasciando il posto a minuti interminabili di droni e rumori vari. Le luci sono pronte. Eccoli. "Don't hold your breath" è il mio pezzo preferito. Se lo giocano subito, bene. Segue "Initiate", molto bene...
I pezzi che funzionano meglio sono quelli di Televise. D'altronde sono anche i loro migliori. Il concerto scorre tra gli applausi contenuti del pubblico e il silenzio surreale tra un brano e l'altro. Non uno spettatore che proferisce parola, non un movimento fuori posto, solo le casse si ribellano a questo regime, emettendo un timido ronzio.
La staticità di Aurelio Valle è rigorosa. In pratica, l'immagine del cantante che ho avuto durante tutto il concerto è stata quella della foto, con la chioma sempre più folta che lasciava intravedere solo un nasino a la Michael Jackson.
Alla fine ero un po' stanco ed annoiato, devo ammetterlo. E guardandomi intorno, ho notato anche qualche sbadiglio. Dura da digerire, perchè i Calla li ho veramente amati e anche Collisions mi piace, ma in macchina, al ritorno, ho preferito mettere altro.

Fine Before You Came "Troubles pt.III" (da "Split CD w/As A Commodore", Holidays Records)
Fine Before You Came "Scenario" (da "Cultivation of Ease", Greenrecords 2001)
Fine Before You Came "Ignoring Gestalt Theories" (da "It all started in Malibu", Greenrecords 2003)

Calla "Astral" (da "Televise", Arena Rock Recordings 2003)
Calla "It Dawned on Me" (da "Collisions", Beggars Banquet 2005)

lunedì, febbraio 27, 2006

lazysundays meets a lazy monday

Ma perchè hai scelto proprio lazysundays come nome? E' una delle domande che mi vengono rivolte più spesso. Chi non mi conosce pensa che passi tutte le domeniche sotto le coperte, scartando dischi nuovi di zecca e sorseggiando tè allo zenzero. Chi mi conosce però, sa che le mie domeniche sono tutto fuorchè pigre.

Un esempio? Prendete oggi, domenica 26.2. Sono in piedi dalle otto e alle due e mezza non sono ancora andato a letto.

Tutto veloce, senza soste. La sveglia presto per occuparmi del podcast settimanale, le corse in macchina per la città per accompagnare la mia ragazza al lavoro, ritorno a casa, un piatto di pasta alle undici, tempo limite per digerirla prima della partita. Qualche minuto di training autogeno, per ricordarmi che sono veramente forte. Parto. Per fortuna oggi si gioca in casa, qualche chilometro risparmiato. Prestazione superlativa. Il centravanti avversario non tocca palla e la squadra vince lo scontro di alta classifica. La vetta è solo a quattro punti.
Bravo, bravo, ma ora beccati sto panino e rimettiti in macchina verso casa. Arrivo. Una breve occhiata ai gol di serie A, una alla posta e l'immancabile sbirciatina tra i blog che mi interessano. Scopro che Manuel Agnelli ha pestato di brutto un contestatore ubriaco durante il concerto al Fillmore. Eccheccazzo, potranno pure suonare e cantare come gli pare. Al massimo, se proprio non vi va giù ballatz for littol ainaz, non compratelo o non andate più ai loro concerti...
Chiusa parentesi. Mi trascinano al cinema. Il film si chiama "la notte prima degli esami". Avevo visto giusto un trailer di sfuggita, non ne sapevo proprio nulla. Un tema nuovo, i giorni dell'esame di maturità di un gruppo di studenti romani sul finire degli anni '80. Ma gli anni '80 di Fausto Brizzi "non sono rigorosi come i nostri". Certo, non sono quelli di Praga, ma scordatevi la nuova onda e la gioventù sonica. Il film è pregno di Europe e Duran Duran... e io che volevo vedere "Walk the Line"... voto 4,5.
Un po' di musica, tanta birra, tanta.

Meno male che domani è lunedi, e allora tutto tornerà al rallentatore. I libri, i dischi, i Calla. Welcome lazymonday.
Il nome intanto resta un mistero...

domenica, febbraio 26, 2006

Lazy Sundays #15 - 26.02.2006


Puntuali. Ormai siamo degli orologi svizzeri. Tre settimane senza sgarrare neanche un minuto è un record assoluto per noi pigri inguaribili della domenica.

Ecco il link per ascoltare il podcast: http://nomoreclouds.podomatic.com/entry/2006-02-26T00_24_33-08_00

Se invece volete scaricare direttamente l'mp3, cliccate qui: http://nomoreclouds.podomatic.com/enclosure/2006-02-26T00_24_33-08_00.mp3

Devo essere sincero con voi. Il 14° episodio non mi ha convinto del tutto. L'ho riascoltato casualmente durante la settimana e vi ho trovato qualcosa che non funzionava. Non so se il ritmo, se l'ordine della scaletta, se il mio tono di voce. Fatto sta che non si tratta sicuramente della mia puntata preferita. Un motivo in più per regalarvi oggi una trasmissione da capogiro. Così, a grande richiesta, ritornano anche i frutti dell'iniziativa "lazysundays per le band emergenti". E che frutti... direttamente dalla capitale... non dico altro...

Come promesso, riporto la playlist dello scorso episodio, con i link agli mp3 scaricabili.

#1 - TWO GALLANTS – Las Cruces Jail

#2 - BROKEN SOCIAL SCENE – Cause = time

#3 - JOY DIVISION – Disorder

#4 - LYING IN STATES – Turn
http://www.flameshovel.com/mp3/LIS03-turn.mp3

#5 - CANADIANS – Find out your 60’s
http://music.download.com/canadians/3600-8591_32-100849194.html?tag=chart_topdls_artist

#6 - KELLEY STOLTZ – Memory Collector http://67.88.217.34/downloads/free/Memory_Collector359.mp3

#7 - DEATH CAB FOR CUTIE – Title and Registration http://barsukmusic.blaireau.net/DCFC_TitleAndRegistration.mp3

#8 - JOHN VANDERSLICE – Exodus Damage http://barsukmusic.blaireau.net/JohnVanderslice_ExodusDamage.mp3

#9 - ROCKY VOTOLATO – Portland is leaving http://barsukmusic.blaireau.net/RockyVotolato_PortlandIsLeaving.mp3


Ora però sbrigatevi. Alzate il volume e ritornate sotto al piumone...


PS: Un inciso per gli ascoltatori milanesi. Negli ultimi tempi ho insistito molto sul tour italiano dei Calla. Domani sera, lunedi 27, non mancherò di sicuro al Transilvania Live. Se passate da quelle parti, scrivetemi, mi raccomando

mercoledì, febbraio 22, 2006

Lying In States e altro

Non hanno fretta i “Lying in States” (Flameshovel Records, Chicago) di sfornare album a getto continuo. In sette anni di attività sono solamente due le prove licenziate sulla lunga durata.
Troppa carne al fuoco, troppi cuochi in cucina, ha sintetizzato il produttore Mike Lust in un’intervista al Chicago Tribune. Comprensibile per una band che entra in studio malvolentieri e nella quale ogni membro partecipa attivamente alla stesura dei pezzi.
I risultati? Ascoltando tutto d’un fiato “Wildfire on the Lake”, ogni tentativo di classificazione o riconduzione ad una particolare scena o genere, si volatilizza nel giro di pochi istanti. Al termine dei 38 minuti, ciò che rimane è l’idea di un disco solido, ben suonato e rifinito, che non assomiglia a niente e a nessuno, che assorbe e rilegge in maniera del tutto personale certi rumorismi in voga a cavallo tra gli ’80 e i ’90, che è conscio di vivere nella capitale mondiale del post-rock, ma che sa prenderne anche le distanze.
Insomma si rimane contenti. Contenti, per una volta, di non riuscire a sentenziare: assomiglia a…

Lying in States "qg" (da "Wildfire on the Lake", Flameshovel 2006)
Lying in States "Turn" (da"Wildfire on the Lake", Flameshovel 2006)

Anche per oggi, una segnalazione dal vivo:

Clap Your Hands Say Yeah @ Transilvania Live, Milano
13 euro, apertura cancelli ore 19.30. Ad aprire ci saranno i Dr. Dog.

Superflua ogni presentazione. C’è chi li esalta senza mezze misure, chi non digerisce (invidia?) una tale ascesa in soli 12 mesi, chi sostiene che Alec Ounsworth vada a letto con Ryan Schreiber di Pichforkmedia, chi dice che siano la stessa persona…
Staremo a vedere. Intanto il disco è tra gli ascolti preferiti di lazysundays nel 2005 e questo la dice lunga su quanto attendiamo il concerto…


Ultima segnalazione. Rockit sente la primavera e in vista della nuova stagione, ha deciso di rifarsi il guardaroba con un sito completamente rinnovato, con il restyling del free press ROCKIT’mag e con altre iniziative che tanto piaceranno agli assidui visitatori della principale piattaforma dedicata alla musica indipendente italiana.
Per celebrare la svolta, Rockit ha organizzato due ROCKIT M.A.G. PARTY, uno a Milano ed uno a Roma, con alcuni tra gli artisti italiani più interessanti del momento.

24 marzo 2006 @ Rainbow, Milano w/Baustelle, Offlaga Disco Pax, Alberto Motta/Babalot (ore 21)
25 marzo 2006 @ Circolo degli Artisti, Roma w/Yuppie Flu, Studiodavoli, Populous, Remo Remotti (ore 21)


In entrambi i casi il prezzo è di 8 euro.

Sono state anche annunciate le date del MI AMI (Musica indipendente a Milano), che si svolgerà il 9-10 giugno 2006, non più nella cornice dell’ex Ospedale Psichiatrico, ma alla Punta dell’Est dell’Idroscalo di Milano. Da non perdere.

martedì, febbraio 21, 2006

Death Cab For Cutie + John Vanderslice @ Rainbow, Milano 21.2.2006

Un appuntamento importante quello di stasera al Rainbow di Milano. Di scena saranno i Death Cab For Cutie e John Vanderslice.

I primi stanno macinando chilometri e chilometri e continueranno a farlo anche quando, ritornati in patria, condivideranno i palchi di mezza America con i Franz Ferdinand, prima di partecipare ad alcuni festival estivi (già confermata la loro presenza al Bonnaroo Music & Arts Festival, accanto a Beck, Radiohead, Stephen Malkmus, My Morning Jacket…).
Questa sera presenteranno al pubblico italiano Plans, il quinto lavoro in studio, il primo pubblicato per la Atlantic Records. Un album della maturità, a detta degli stessi musicisti. Una maturità legata non solo alla trentina che incombe, alle relazioni sentimentali che si complicano e si fanno più serie, ma anche a scelte artistiche precise, come i testi agrodolci nei quali Ben Gibbard si interroga sul fallimento di relazioni personali, sull’età che avanza, sulla morte e sull’amore (“love is watching something die”). E’ anche il primo album in cui viene confermato il batterista del lavoro precedente (Jason McGerr), il primo in cui viene incluso un pezzo scritto interamente da Chris Walla, nonché il primo dopo il reclutamento tra i fan di molti telespettatori della serie televisiva OC (in cui i DCFC venivano celebrati da uno dei personaggi).

Se la vena nostalgica permea le tracce di Plans, sarà sempre per nostalgia che i DCFC si portano in giro per l’europa un ex-compagno della Barsuk, quale John Vanderslice. Il cantautore di San Francisco ha pubblicato nel 2005 Pixel Revolt, un album come se ne facevano una volta, registrato interamente con strumentazione analogica (presso i suoi “Tiny Telephone studio” a SF), con la preziosa collaborazione di John Darnielle dei Mountain Goats. Leggendo il diario di John si percepisce un irrefrenabile entusiasmo nei confronti della sua gita europea. Gita che gli ha procurato anche qualche grattacapo, quando ha denunciato per mezzo del suo sito internet il pestaggio di un anziano signore a Copenhagen da parte di un gruppo di ragazzi di fede musulmana.

Chissà se il prestigioso parterre di Milano apprezzerà John come gli accade regolarmente negli Stati Uniti, dove è considerato uno dei personaggi più influenti del rock indipendente.
E a proposito di prestigioso parterre, sicuramente al Rainbow non mancheranno i Canadians, che nella puntata di domenica vi abbiamo proposto con Find out your 60’s

Death Cab For Cutie "Title and Registration" (da "Transatlanticism", Barsuk 2003)
Death Cab For Cutie "Wait" (da "You can play these songs with chords", Barsuk 2002)
Death Cab For Cutie "A Movie Script Ending" (da "The Photo Album", Barsuk 2001)

John Vanderslice "Exodus Damage" (da "Pixel Revolt", Barsuk 2005)
John Vanderslice "Trance Manual" (da "Pixel Revolt", Barsuk 2005)
John Vanderslice "Pale Horse" (da "Cellar Door", Barsuk 2004)

Canadians "Find out your 60's" (da "The North Side of Summer" EP)

Il Rainbow è a Milano in via Besenzanica, 3. Infoline: 02-4048399
Biglietti 15€.

domenica, febbraio 19, 2006

Lazy Sundays #14 - 19.02.2006


lazysundays esce consecutivamente per due settimane e direi che questo è già un risultato miracoloso...
Cliccate qui per ascoltarla, oppure scaricate direttamente il file mp3.

Per non rovinarvi la sorpresa, della playlist di oggi dico solo che farà commuovere qualche nostalgico depresso, ma non mancheranno le sonorità più solari, tipiche di lazysundays.

Adotterò l'abitudine, invece, di riportare la playlist della settimana precedente, se vi è sfuggito qualche titolo e non volete riascoltarla tutta...

Verrà riportato, dove possibile, anche il link dove scaricare i pezzi gratuitamente:

#1 AMYCANBE - Matthew and Mark

#2 SWEARING AT MOTORISTS - Northern Line http://www.scjag.com/mp3/sc/northernline.mp3

#3 JENS LEKMAN - Black Cab
http://www.scjag.com/mp3/sc/blackcab.mp3

#4 AMORE - Le dighe dell'Enel
scarica il file compresso .rar

#5 LAAKSO - Aussie Girl
http://www.morningsiderecords.dk/mp3/laakso_-_aussie_girl.mp3

#6 CALLA - It Dawned on Me

#7 CLAP YOUR HANDS SAY YEAH - In this home on ice
http://clapyourhandssayyeah.com/mp3/Home_On_Ice.mp3

#8 SHOTGUN & JAYBIRD - Secret
http://redesignsackville.com/sj_music/days/secret.mp3

#9 JULIE'S HAIRCUT - Satan Eats Seitan
http://www.julieshaircut.com/mp3_digital_promo/Satan_Eats_Seitan.mp3

#10 BOB RIFO CREW - Bastards (demo version)
http://www.bobrifo.com/Mp3/Bob%20Rifo%20Crew%20-%20Bastards.mp3

#11 MAGNOLIA ELECTRIC CO. - Doing Something Wrong
http://www.scjag.com/mp3/sc/doingsomethingwrong.mp3

giovedì, febbraio 16, 2006

ian curtis


per chi ama i joy division, per chi subisce il fascino del poète maudit,
per chi si fa irretire dagli incubi claustrofobici e dalle cadenze ossessive di transmission e "disorder" e "she's lost control" e chi più ne ha....
per chi ama ian curtis per le sue parole, la sua musica irripetibile e ostica, per il suo lucido e corrosivo tormento, erede paranoico di tutto lo spleen secolare da poe a baudelaire passando per dostoevskij

finalmente completato il casting del film su di lui: opportunamente scartato jude law, troppo perverso e poco mistico-psicotico, ecco reclutato sam riley, carneade - chi era costui? direbbe il caro "ale" manzoni tramite don abbondio, tuttavia vanta se non altro il tipo fisico adatto
e poi meglio non avere una superstar per un personaggio così sui generis e un film che mi auguro aspro
il film in the uk spaccherà e si sa, speriamo valga e rifletta l'assillo e lo sguardo perduto
speriamo che in italia duri più di 3 giorni
ovviamente vi allieterò con la mia recensione paranoide androide

Margherita Sanjust di Teulada

mercoledì, febbraio 15, 2006

lazysundays interviews Bob Rifo


photo by Giulia Centofante

Bob Rifo è un tipo disponibile, pieno di energia, entusiasta, ma quando lo guardo ritratto sulle sue copertine o immortalato durante un’esibizione infuocata, mi prende uno strano terrore. Ogni tanto me lo sogno anche di notte. Si, proprio lui. Bob. Qualcuno mi sfiora sulla spalla sinistra… Io, ancora beatamente intontito, penso sia la mia ragazza che mi vuole deliziare con la colazione a letto. Poi mi giro e.. oddio è lui, tutto insanguinato… la crew è al completo… parte un riffone arrabbiato…

L’unico rimedio per esorcizzarlo è intervistarlo di ritorno da un concerto al fianco dei Test Icicles.

Allora Bob, prima di discutere del tuo progetto in senso stretto, parlami dei due concerti “prestigiosi” che hai affrontato negli ultimi giorni…

Con gli svizzeri Zamarro (venerdi 10 al Factory 04 di Padova, ndr) ci siamo divertiti parecchio. E' davvero carino ricevere complimenti del tipo:- "U r Fuckin' Great!" da gente che ha prodotto un disco (anzi 2) a Seattle con Endino. Stiamo organizzando due date a Basilea insieme, davvero fantastici.
Figo anche domenica con i Test Icicles (al New Age di Roncade-TV, ndr), giovani e di buon impatto...inglesi... Abbiamo aperto il concerto con 25 minuti di delirio. Interessante dividere il palco con un gruppo della Domino Records. Mi ha dato fastidio che le loro basi venissero fuori da un ipod. Si poteva fare di meglio...il suono era altamente impastato e brutto.

Si è fatto male qualcuno?

Spud si è tumefatto una spalla aspettando il soundcheck di venerdi skateando nella jump del locale. Io mi sono lievemente girato il pollice durante l'esibizione; infine abbiamo rotto un cavo e un mic al new age per la mia abitudine cialtrona di girare come una borsetta il mio cardiode.

Siete i soliti… Ma passiamo alla tua storia. Mi incuriosisce molto. Insomma, la distruzione dell’apprendimento schematico e l’abbandono degli studi classici è comune a molti artisti punk, ma di certo non tutti possono vantare un percorso così eclettico. Le hai passate proprio tutte, dall’hip hop alla drum ‘n’bass etc… Ti ha spinto più la voglia di allargare i tuoi orizzonti o l’idea di non aver trovato ancora la tua dimensione?

Sicuramente la voglia di sperimentare e conoscere. La mia dimensione è un continuo ricreare e distruggere. La ricerca è importante, pochi la fanno, molti dicono di farla.

E l’attitudine punk? L’hai mai abbandonata?

L'attitudine punk è sempre stata dominante. Mi ha permesso di creare musica e arte con un ottimo vaffanculo scritto in faccia.

Nell’ambito della tua attività di produttore artistico hai avviato collaborazioni che esulano un po’ dal “dorato” mondo indie, specialmente in ambito “pophouse” (DB Boulevard, Tommy Vee…). E’ dura conciliare i due mondi? E poi, è davvero popolato da mostri viventi il panorama commerciale?

E' dura se non riesci a distinguere le tue priorità. Amo mettermi alla prova, capire, realizzare...distruggere e ricominciare. La conoscenza e la confutazione di essa mi attraggono continuamente, sarebbe stupido non osservare e capire ciò che succede intorno a te. Cerco di pormi migliaia di domande, risponderle e creare realtà parallele affinché il mio cervello possa sfruttare queste informazioni nella direzione Bob Rifo.
Mostri viventi? direi di no...è solo suggestione.


Che ruolo ha Marco Bertoni (Motel Connection) nel progetto Bob Rifo Crew?

Marco è il co-produttore artistico del progetto, un grande professionista. Mi aiuta a non disperdere energie e non ferma mai il mio processo creativo, anzi...spesso lo alimenta.

So che sei un polistrumentista. Dal vivo sei accompagnato dalla tua fedele crew, ma come funzionano le cose in studio? E prima ancora in fase di scrittura?

Ciò che rifornisce il motore Bob Rifo è la visione del mondo attraverso un filtro. Una non realtà dalla quale scaturiscono idee, pensieri, icone.
Ed è dall'icona e spesso da un titolo che nasce la canzone.
Senza aver ancora scritto alcuna parola procedo alla realizzazione della base in un piccolo project studio con qualsiasi programma di sequenze che sia in grado di fornirmi una batteria e degli strumenti virtuali per poterli integrare con basso e chitarra veri . Poi procedo con metriche, melodia e infine il testo. Registro la voce con un condensatore e un pre valvolare per saturarla.
Ne faccio diverse versioni per poterla osservare con angolature differenti. Cerco di non ultimarla e di lasciarla respirare di pensieri.
Mi è indispensabile portarla in saletta per realizzarla con la crew e capirne l'impatto live.
Infine la produzione del provino con l'aiuto di Jesus ma... non è detto che la storia finisca qui.
Mi piace pensare che ogni opera possa essere incompiuta... nella mia testa...quindi ripresa, riarrangiata, ridiscussa.


Recentemente abbiamo trasmesso nella puntata domenicale “Bastards”, il vostro primo singolo. Novità dal cantiere Bob Rifo?

Io e Marco stiamo lavorando ad un dvd che in 2min e 50sec svelerà il mondo di Bob Rifo presentando la crew e il progetto live.
Sarò molto più esauriente,a riguardo, fra un paio di mesi.


Ora, grazie all’intervista riesco a prendere sonno con facilità. Ma quanto durerà la tregua? E quanto passerà prima che Bob arrivi a mettere a ferro e fuoco qualche club sotterraneo qui a Milano?
Quel che è certo è che io voglio esserci.
In prima fila.

Bob Rifo Crew Official Website

Ascolta "Bastards"

martedì, febbraio 14, 2006

Bye Bye Berlusconi@sunset blvd

Avevo segnalato poche settimane orsono la presenza del film "Bye Bye Berlusconi" alla 56a Berlinale. Eccone una recensione di Massimo Benvegnù sul suo blog.

http://sunsetblvd.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=857439

domenica, febbraio 12, 2006

Lazy Sundays #13 - 12.02.2006


A grande sorpresa, torna lazysundays.

Dieci giorni prima del previsto. Un piccolo sforzo economico per aumentare la banda a disposizione.

Oggi, puntatone ricchissimo con novità fresche di stampa e i primi frutti del progetto "lazysundays per le band emergenti".

Ascolta il 13° episodio (oppure scarica direttamente l'mp3)

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mercoledì, febbraio 08, 2006

Amycanbe... al mattino

Al mattino, per svegliarmi, ci metto circa venti-venticinque minuti. Sono attimi molto delicati, bisogna usare la massima cautela nell’operazione per non compromettere irrimediabilmente l’umore fino al tramonto.

Ci fu un periodo in cui aprivo gli occhi sconquassato da una mitragliata di power chords, suonati da un qualsiasi gruppetto punk nordamericano. Già allora non era un genere che frequentassi molto, ma pensavo di assorbire una quantità di energia sufficiente per tirar sera.
Mi sbagliavo. Si, fu il periodo in cui effettivamente mi alzavo nel minor tempo in assoluto, anche grazie agli insulti che arrivavano dalle altre stanze e le botte sul muro del vicino, ma con un pessimo umore già a colazione.

Non convinto dall’esperimento, riposi fiducia nella sveglia “à la Joy Division”. Volevo provare qualcosa di diametralmente opposto. Aprire gli occhi con atmosfere cupe e decadenti, per scatenare una reazione violenta. Invece scatenavo mille domande esistenziali, che se non fosse venuto spesso mio padre a tirarmi giù dal letto, il più delle volte sarei rimasto sotto al piumone tutta la mattina, in preda ad acute crisi depressive.

Tutto si risolse, quando in un caldo mese di maggio di qualche anno fa, scoprii i Belle & Sebastian. “If You’re Feeling Sinister” era già uscito da qualche anno, ma io non ero alla ricerca del disco ad effetto sorpresa (anche se poi contagiai molte persone attorno a me), ma di quel benedetto “disco della sveglia”. Diventai dipendente. Lo consumai. Rimase nel lettore mesi e mesi, protetto da tutte le stagioni che fuori si avvicendavano. La custodia era perfettamente integra, tanto poche furono le volte che ve lo riposi, anche solo temporaneamente. Insomma, mi bastava ascoltare “Get Me Away From Here, I’m Dying”, “Fox in the Snow” e “Judy and the Dream of Horses” ed ero galvanizzato per ore ed ore.

Nel corso degli anni poi, di “dischi della sveglia” ne trovai altri, raramente però raggiunsero le vette di “If You’re Feeling Sinister”. Oltre a tutti i lavori dei Belle & Sebastian, che prima o dopo si avvicendarono nell’assolvere questo compito, ricordo gli Yo La Tengo di “Summer Sun”, i Songs:Ohia di “Magnolia Electric Co.”, i Lali Puna di “Faking the Books”…
Ultimamente questo onore toccava ad Emiliana Torrini con “Fisherman’s Woman”. Aggraziato come risveglio, ma nelle ultime settimane, arrancava un pochino nel lettore.

Neanche a farlo apposta, settimana scorsa, promuovendo un progetto legato al podcast per le band emergenti italiane, ho trovato la mia nuova sveglia.

Mi arriva un demo dei romagnoli Amycanbe, un progetto originariamente strumentale avviato da Mattia Mercuriali e Marco Trinchillo, arricchitosi poi dall’incontro dei due con la cantante Francesca Amati e con i fiati (“aliti”) e le tastiere di Paolo “Pelo” Gradari.

Il primo ascolto non lascia dubbi: è lui, si, l’ho trovato… ma possibile che in così pochi se ne accorgano?
Gli intrecci acustici, le melodie nordiche, i fiati rispettosi e poi lei, Francesca… così avvolgente…
Mi sembra tutto perfetto, ma c’è un piccolo problema. L’EP non copre tutta la durata del rito. Mi costringe ad essere operativo in circa un quarto d’ora. Detto in altre parole, ne voglio di più. So che i ragazzi sono al lavoro, ma che si sbrighino, per diamine! Altrimenti sarò costretto a chiedere a William, il loro disponibilissimo manager, il noleggio di Francesca al mattino.

Come già accennato, un pezzo degli Amycanbe era previsto nella scaletta del 13° episodio di lazysundays. Il loro ascolto è rimandato alla data di ripristino del servizio (podomatic dice il 22 febbraio!), nel frattempo visitate la loro pagina di MySpace.

Aprite delicatamente.

martedì, febbraio 07, 2006

Heineken Jammin' Festival Contest

Per farmi perdonare della temporanea sospensione del progetto "lazysundays per le band emergenti", vi segnalo un concorso che potrebbe segnare una svolta per la vostra band.

Si tratta dell'Heineken Jammin' Festival Contest, di cui vi giro il comunicato stampa.

HEINEKEN JAMMIN’ FESTIVAL CONTEST
12 nuovi artisti. La nuova musica italiana che merita spazio.
La seconda edizione della selezione che ti porta dritto sul palco dell’Heineken Jammin’ Festival di Imola.
E ti fa registrare un disco intero!

Sfide, sogni, successi. Spazi espressivi e grandi esperienze. Risorse ed opportunità per credere nella nuova musica italiana. Questo è stato l’Heineken Jammin’ Festival Contest nel 2005, premio artistico ed evento musicale organizzato da Heineken in collaborazione con Jungle Sound, per valorizzare il patrimonio culturale della musica emergente italiana. Una prima edizione dai grandi numeri. Più di 7000 musicisti partecipanti. Oltre 1500 band selezionate. 12 band live sul 2nd stage. Altre 3 sul main stage, in apertura di Vasco Rossi, REM e Oasis, di fronte a decine di migliaia di persone.
L’Heineken Jammin’ Festival Contest riparte con la nuova edizione 2006. Stessi obiettivi, stesso team, stessa passione. Maggiori riconoscimenti ai meriti artistici dei partecipanti.

Un grande premio: suonare alla nona edizione dell’Heineken Jammin’ Festival, uno dei più grandi eventi musicali in Europa. 12 band selezionate: dieci si esibiranno sul secondo palco della manifestazione (il 2nd stage), altre due direttamente sul main stage, prima dei grandi nomi nazionali ed internazionali.

Un altro premio: tutte le 12 band comporranno la rosa della compilation promozionale Heineken Jammin’ Festival 2006 che sarà distribuita da Heineken in diversi canali comunicativi.

Un nuovo importante premio: per valorizzare ulteriormente gli artisti italiani e dare una prospettiva reale per continuare la loro opera, Heineken offrirà ad una delle dodici band vincitrici la registrazione e produzione completa di un disco al Jungle Sound Station, lo studio di registrazione più importante d’Italia. Trenta giorni tra registrazione, missaggio, mastering, compresi vitto e alloggio. Inoltre la produzione di un videoclip digitale, artwork grafico per la copertina e ben sei mesi di ufficio stampa. Un’occasione rara ed indimenticabile per tutti quei musicisti che vogliono affrontare la carriera discografica.

Heieneken Jammin’ Festival Contest è assolutamente gratuito ed aperto a tutti i musicisti indipendenti italiani maggiorenni, di ogni genere musicale (esclusa la classica).

La raccolta e la selezione del materiale inizia il 2 febbraio 2006 e si svolgerà in tre fasi. Tra tutti i demo e gli mp3 pervenuti, il comitato di valutazione ne selezionerà 25. In una fase successiva, una giuria di esperti, anche attraverso la valutazione di un live presso gli studi di registrazione del Jungle Sound, decreterà i vincitori finali.

Per iscriversi occorre leggere ed accettare le modalità di partecipazione, quindi compilare il modulo on line sul sito www.heineken.it (dove ci saranno anche il regolamento e le informazioni) ed inviare entro il 7 maggio il materiale richiesto.

PER INFORMAZIONI E PER INVIARE MATERIALE
Heineken Jammin’ Festival Contest - c/o Jungle Sound Station - Via G.E. Pestalozzi, 4 - 20143 Milano
Mp3: hjfc@junglesound.com
CALL CENTER: 02/8914041(lun.-ven. 10.00 – 13.00 / 14.00 – 18.30)
Web: www.heineken.it

lunedì, febbraio 06, 2006

Editors @ Rolling Stone, Milano 5.2.2006

Se non fosse che martedì ho un esame e la mia coscienza mi sconsiglia, fortunatamente, di sacrificare ore di ripasso per la tanto attesa esibizione dei Broken Social Scene, questo concerto nemmeno l’avrei visto. Eh si, visti i prezzi non propriamente popolari, due concerti in due serate consecutive sono solo per pochi eletti e i BSS, nel mio caso, avrebbero vinto al ballottaggio.

The Back Room non è un disco che ho divorato, ma gli ascolti mi sono bastati per assaporare quel gusto vagamente post-punk che aleggia tra le tracce e che ha fatto un po’ forzatamente scomodare i Joy Division. Che le aspettative convergessero in quella direzione, lo si poteva facilmente intendere anche ascoltando il chiacchiericcio dell’eterogeneo pubblico presente al Rolling Stone, mentre sul palco si alternavano Archie Bronson Outfit e i prescindibili Gliss.

In ogni caso, nell’oretta di esibizione, i Joy Division balzano alla mente soltanto in occasione di “Open Your Arms”, che, ad ascoltare il suo depresso incipit, fa gridare al plagio. Per il resto, meno autunnali anche degli Interpol. Tom Smith, dal canto suo, sorprende per carisma e dinamicità in ogni pezzo. Che sia andato a lezione da Chris Martin? Sembrerebbe.

Difficile pensare che mai preferirò The Back Room ad un qualsiasi disco degli Interpol, ma dal vivo gli Editors sembrano avere una marcia in più, proponendo un sound più corposo ed avvolgente.
In definitiva, si torna a casa più contenti.

Se solo non mi fossi dimenticato la fotocamera…

Questa sera i Broken Social Scene suoneranno al Transilvania Live, in via Paravia (zona S. Siro), sempre a Milano.
Superfluo presentarli con qualche traccia? Meglio essere scrupolosi… ascoltate qualcosa dal loro sito ufficiale...

Broken Social Scene Official Site

sabato, febbraio 04, 2006

Segnalazioni

Qualche segnalazione per tirar sera...

#1 - Settimana prossima tutti a vedere Fabrizio Coppola.

domenica 5 febbraio @ Sbaraglio Jamming, Vimercate (MI)
martedi 7 febbraio @ Lio Bar, Brescia
giovedi 9 febbraio @ Circolo Arci Magnolia, Segrate (MI)

Per qualche milanese, domenica c'è un conflitto d'interessi, per la concomitante esibizione degli Editors al Rolling Stone, ma per giovedì non ci sono scuse.

#2 - Finalmente è attivo il podcasting della mia trasmissione radiofonica preferita. Si tratta di Eclettica, in onda dal 1994 su Rock FM. Per consolarvi dell'assenza di lazysundays nei vostri lettori...

Il podcast lo trovate nella directory di iTunes.

#3 - Si indice un concorso a premi per chi trova un altro originalissimo video "alternativo" con lo schermo diviso a riquadri, uno per ogni componente del gruppo...

Dopo gli Strokes (Reptilia), i QOTSA (In My Head), e i Kings of Leon (The Bucket), ecco a voi i Tokyo Dragons con i loro bei riffoni a la Datsuns... guardate il loro video su http://www.mtvbrandnew.it

venerdì, febbraio 03, 2006

Il podcast chiude i battenti

Vi giro la mail che mi è arrivata da podomatic, il server che ospita settimanalmente i nuovi episodi di lazysundays.

We appreciate your using PodOmatic. As you might have noticed, yourshow is somewhat popular and you are consuming more then the monthlyallotted 7.5 gigabytes of bandwidth. We have kindly given your showa 7 day grace period which has just expired. Your quota will bereset on Wed Feb 22 19:25:30 PST 2006.

Listeners who download your show will hear this audio:http://www.podOmatic.com/audio/over_quota.mp3

To unblock your account upgrade to a plus account which includes:

More storage
Plus users now get 1 gigabyte of total storage for their mp3s andvideos.

More customization
Plus users can now edit the stylesheet that defines the look and feel of the podcast page. You can upload images, include them on your podcast, change the colors, borders, and more (e.g. http://beatlerev.podOmatic.com/ andhttp://tangents.podOmatic.com).

Better statistics
The new statistics package gives you charts for each episode. In addition, we now answer the question, "How many total subscribers do I have?" (eg. here is an example).

Bandwidth
Plus users get 50 gigabytes of monthly bandwidth!

PayPal Integration
Automatic tip jar!

We really want your podcast to stay "on the air," (um, net?) so help us with these bandwidth costs and pony up the $9.99.

We have opened up the PayPal tip jar feature on your post page.Go here to turn it on: http://www.podomatic.com/podcast/personalize

Once you have turned on your tip jar, ask your listeners/viewers during your next cast to help you out with a little donation of a dollar or two or three... Here is an example:
"Thank you for listening to my podcast. As it turns out, there are a lot of you out there, so the bandwidth is getting a little expensive for me. If you like my show, help me keep it on the air! Go to my podcast page at nomoreclouds.podOmatic.com and click on my tip jar. Paypal me a dollar or two, its easy and I would really appreciate it. If you like, I can even mention your name during my next show."

Visit this link to upgrade:http://www.podOmatic.com/user/show
The PodOmatic Staff

La mail mi ha un po' spiazzato, soprattutto ora che avevo iniziato una campagna per dare spazio ad artisti italiani emergenti. E' soprattutto per loro che mi dispiace, perchè un'opportunità in più per pubblicizzarsi risulta sempre preziosa.

Diversi avevano già aderito all'iniziativa e domenica la scaletta prevedeva Amycanbe e Bob Rifo Crew.

Probabimente hanno anche il diritto di chiedere soldi per l'utilizzo del server (e sono stati anche carini nel suggerirmi un testo per spillarvene un po'), ma se proprio dovessi spenderli per lazysundays, preferirei realizzare altre ideuzze che ho in mente.

Il blog continua, più vivo di prima. Pensavo di dedicarne gran parte alla musica italiana. Vedremo nei prossimi giorni.

mercoledì, febbraio 01, 2006

Le vostre preferenze di gennaio

Che comodità le statistiche di ShinyStat... ora so come farvi contenti.... Ecco le vostre preferenze di gennaio relative agli artisti apparsi su lazysundays.

#1 - Mark Lanegan & Isobel Campbell "Deus Ibi Est" (richiesta registrazione mailing list)
#2 - Arctic Monkeys "Fake Tales of San Francisco"
#3 - Bloc Party "Banquet"
#4 - Explosions in the Sky "Look Into The Air"
#5 - My Morning Jacket "The Bear"