ian curtis
per chi ama i joy division, per chi subisce il fascino del poète maudit,
per chi si fa irretire dagli incubi claustrofobici e dalle cadenze ossessive di transmission e "disorder" e "she's lost control" e chi più ne ha....
per chi ama ian curtis per le sue parole, la sua musica irripetibile e ostica, per il suo lucido e corrosivo tormento, erede paranoico di tutto lo spleen secolare da poe a baudelaire passando per dostoevskij
finalmente completato il casting del film su di lui: opportunamente scartato jude law, troppo perverso e poco mistico-psicotico, ecco reclutato sam riley, carneade - chi era costui? direbbe il caro "ale" manzoni tramite don abbondio, tuttavia vanta se non altro il tipo fisico adatto
e poi meglio non avere una superstar per un personaggio così sui generis e un film che mi auguro aspro
il film in the uk spaccherà e si sa, speriamo valga e rifletta l'assillo e lo sguardo perduto
speriamo che in italia duri più di 3 giorni
ovviamente vi allieterò con la mia recensione paranoide androide
Margherita Sanjust di Teulada
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