mercoledì, novembre 30, 2005

Nada Surf @ Rainbow, Milano

... che palle...

...ero riuscito a convincere un numero insperato di amici per il concerto di stasera. Si, perchè i Nada Surf sono uno di quei gruppi che posso mettere su in macchina, senza che qualcuno mi chieda: "ma cos'è sta roba???", oppure "guarda che il tuo stereo non funziona tanto bene, fa dei suoni strani". Invece Matthew Caws e soci mettono un po' d'accordo tutti. Il loro onesto pop-rock non crea scompensi auricolari agli mtv-addicted, ma riesce anche ad accontentare certi palati più fini.

però questa c**** di neve di ieri ha fatto slittare di un giorno i miei impegni... quindi niente concerto.

Speriamo che almeno i miei amici si divertano...

Intanto beccatevi un estratto dall'ultimo "The Weight is a Gift" (Barsuk, 2005)

"Do It Again"

PS: Il concerto è fissato per le ore 21 al Rainbow (via Besenzanica, 3 - Milano)

martedì, novembre 29, 2005

Album of the week: Malcom Middleton "Into the Woods" (Chemikal Underground, 2005)

Quando vidi Malcolm Middleton dal vivo per l’ultima volta era il 29 gennaio 2004. Accidenti, sono quasi due anni e nel frattempo ne sono passati di concerti visti e dischi ascoltati, ma quella timida esibizione di Malcolm con la chitarra acustica tutta incerottata (quella che usa nei divertissment finali in coppia con Aidan negli Arab Strap) ad aprire per i Mogwai, non la dimentico così facilmente.

Devo ammettere, ero un po’ deluso. Perché dopo aver battezzato quello degli Arab Strap, pochi mesi prima, concerto più intenso del 2003, mi aspettavo qualcosa di altrettanto sensazionale.
E invece Malcolm apparve e scomparve quasi nel completo anonimato, poco assecondato da un pubblico rumoroso, che impazientemente attendeva i Mogwai seduto ai tavolini o al bancone del bar, e che quindi mal si sposava con un’esibizione così intima.
Lo stesso Malcolm sembrava essere poco entusiasta di starsene lì sul palco a presentare il suo “5:14 Fluoxytine Seagull Alcohol John Nicotine” e ad anticipare alcune canzoni confluite poi in “Into the Woods” (l’unica di cui sono certo è “Monday Night Nothing”, perché soltanto i giorni della settimana trapelavano dall’oscuro accento scozzese del cantautore).

E io lo immagino quella sera Malcolm. Dietro le quinte del Rainbow, dopo il suo set, mentre Stuart Braithwaite ordinava esplosioni di chitarre ai suoi compagni, intento a scrivere Bear With Me (“And I’m sorry about my face / I wish that I could smile more / When you’re laughing on the telephone / It carries me all those miles back home… / … It’s only 6 weeks left / Then I’m coming back home).
Lo immagino percorrere via Forze Armate, lasciando Milano sul tourbus “festante” dei Mogwai. Una crocetta sul calendario in più, una brutta città in meno.

Mi dispiaceva anche un po’ in fin dei conti che tutto finisse così, senza prove d’appello. Così, quando quest’anno è apparso sugli scaffali “Into the Woods”, l’ho comprato subito e non ci ha messo molto a conquistarmi. Si, mi ha conquistato ed è riuscito persino ad entrare nella LISTA dei 24 (tanti ne tiene il mio case) per il viaggio in Messico. Vi assicuro che la concorrenza era a dir poco spietata.

Per i più attenti e appassionati al fitto sottobosco di Glasgow, è evidente la distanza che Malcolm prende dagli Arab Strap. Basta infilare il disco nel lettore, premere play e avrete una perfetta pop song orecchiabile che risponde al nome di “Break My Heart”, uno degli episodi più fortunati di un disco compatto, ma non monocorde.

A tratti Malcolm mi ricorda spaventosamente i New Year, che detto dal sottoscritto suona come un grosso complimento. Ascoltate “Devastation” e “Monday Night Nothing” e ne avrete subito una dimostrazione. Frequenti sono poi le incursioni di elettronica, dalla giocosa melodia di “No Modest Bear” alle drum machine piazzate qua e la in scaletta. Non mancano nostalgiche strumentazioni della tradizione scozzese e pregevoli risultano le collaborazioni, tra cui spicca quella dell’altra metà degli Arab Strap Aidan Moffat. Ma a rendere omaggio a Middleton sono anche componenti di Mogwai, Reindeer Section e Delgados, quasi ci fosse bisogno di confermare l’esistenza di una scena musicale “glaswegiana”, che ruota attorno alla Chemikal Underground.

In definitiva un album più immediato di tutte le uscite con gli Arab Strap, ma che dopo ripetuti ascolti scava inevitabilmente meno a fondo, complici anche i testi che, seppur per niente scontati, raramente toccano i livelli della geniale penna di Aidan ( “It was the biggest cock you'd ever seen, but you've no idea where that cock has been. You said you were careful - you never were with me. I heard you did it four times but johnnies come in packs of three.”).

E quindi? Mmh.. un bel 7/10 non glielo toglie nessuno.

Ascolta da "Into the Woods"...

"Break my Heart"
"Loneliness Shines"

... e da "5:14 Fluoxytine Seagull Alcohol John Nicotine"

"Beast in Me"
"Part Eyes" (disponibile solo nella versione per gli USA)

domenica, novembre 27, 2005

Lazy Sundays #9 - 27.11.2005

Eh si, stamattina mi sono svegliato un po' tardi, ma tanto lo so che il 95% di voi dorme ancora...

Svegliatevi, perchè avete visto che giornata? Freddo pungente e sole per salutare l'ultima domenica e l'ultima puntata di novembre.

Questa è la tazza di cappuccino che vi offro. Sedetevi comodi in poltrona e scaricatevi il nono episodio

Lazy Sundays #9 - 27.11.2005

RSS feed

Un regalo per la domenica:

Calla "Strangler" (da "Televise", Arena Rock Recordings, 2003)

martedì, novembre 22, 2005

Tonight...

Bloc Party @ Vox - Nonantola (MO)
Fabrizio Coppola @ Fnac - Verona (ore 18) + Lucignolo - Sommacampagna (VR) (ore 22,00)

Ascolta "Non ci sei più" di Fabrizio Coppola

domenica, novembre 20, 2005

Lazy Sundays #8 - 20.11.2005

Otto puntate. Quasi due mesi...
Festeggiamo con una domenica veramente "pigra".
Ne avrete davvero bisogno per star dietro a tutti i concerti della settimana...
Nella puntata di oggi tanti assaggi di quello che ci aspetta da domani sera.

Scarica l'ottavo episodio di lazysundays

Il feed RSS

Il primo regalo riguarda proprio domani... Bloc Party al Rolling Stone a Milano.
Guai a chi manca..

Bloc Party "The Answer"

mercoledì, novembre 16, 2005

Tonight...

Cocorosie @ Palamartino, Bari (ore 21; 15 euro)
Architecture in Helsinki @ Estragon, Bologna (ore 23 (apertura h22); 12 euro)
Maximo Park @ New Age, Roncade (TV) (+ Chinasky, ore 22; 15 euro)

Cocorosie "Noah's Ark"
Architecture in Helsinki "Do the Whirlwind"

martedì, novembre 15, 2005

Arctic Monkeys

Ascoltavo le loro Early Sessions poco fa in macchina... promossi a pieni voti nel firmamento della new rock revolution...
I pezzi suonano freschi e sporchi al punto giusto. Se non avessero già inventato i Libertines e se evitassero qualche accenno funkeggiante che li fa somigliare agli Hot Hot Heat, sarebbero il gruppo più eccitante degli ultimi anni dopo gli Strokes.

Il regalo di stanotte arriva grazie al blog "Aurgasm"

Arctic Monkeys "A Certain Romance" (da "Beneath the Boardwalk", 2005)"

domenica, novembre 13, 2005

Lazy Sundays #7 - 13.11.2005

Torna "lazysundays" come ogni domenica. Un po' meno mattiniero del solito, ma con una proposta musicale di eccezione. Un tour tra le nostre case discografiche preferite e tanti concerti segnalati per la prossima settimana. Il regalo di oggi arriva dalla "Sub Pop"...

Scarica il 7° episodio di "lazysundays"

Il feed RSS del podcast

Il regalo:
The Shins "Kissing the Lipless" (da "Chutes too Narrow", Sub Pop, 2003)
The Shins "So Says I" (da "Chutes too Narrow", Sub Pop, 2003)

venerdì, novembre 11, 2005

My Morning Jacket

I Flaming Lips mi sono sempre stati sulle palle. Spiegare la mia idiosincrasia non è facile e so anche di suscitare a questo punto tutta la vostra disapprovazione per il mio commento.

Probabilmente sono troppo giovane per aver vissuto i loro anni migliori, ma sta di fatto che i colori dei loro video e delle loro copertine mi nauseano dopo pochi istanti e Yoshimi Battles the Pink Robots, acquistato dopo un estenuante lavoro di convincimento da parte di autorevoli intenditori musicali, dura nel mio lettore giusto il tempo dell’iniziale Fight Test.
Per questo quando ho sentito che i My Morning Jacket palesano influenze lipsiane nel loro ultimo “Z”, mi è venuta l’orticaria.

Non conoscevo bene i MMJ. Li ho amati l’anno scorso, recuperando per puro caso un loro vecchio brano “Heartbreakin’ Man”, tratto da Tennesse Fire, e giuro che i Flaming Lips non mi erano mai saltati in mente.

Allora, non ancora del tutto convinto, mi procuro “Z” e lo spingo coraggiosamente nel lettore. Sorpresa. Questi MMJ assomigliano veramente ai Flaming Lips. Sembra che Wayne Coyne sia passato da Louisville nel Kentucky e abbia radunato i suoi amici assieme ad un gruppo alt.country della zona.

Diciamolo subito, non è un capolavoro Z, ma alle mie orecchie suona molto più gradevole dei modelli a cui aspira. Se vi capita sottomano per la prima volta, vi consiglio di saltare le prime due tracce, dove la sensazione è veramente quella di aver sbagliato disco, e di ascoltarvi “Gideon”, sicuramente più vicina ai MMJ che mi aspettavo. Il disco è poi altalenante e discontinuo. Si alternano pezzi zuccherosi e dreamy ad altri lievemente più giocosi, in cui spunta anche il timido reggae del singolo “Off the Record” e il walzerino di “Into the Woods”. Meglio la parte conclusiva dove le atmosfere si fanno più intime ed intense e spunta anche qualche spruzzata di rock.

Tutto sommato una sufficienza stiracchiata. Loro possono fare di più.

My Morning Jacket "The Bear" (da "Tennessee Fire", Darla, 1999)

mercoledì, novembre 09, 2005

Goodmorningboy

Dietro alla sigla Goodmorningboy, si nasconde Marco Iacampo, cantautore veneziano ormai prossimo alla trentina.
Dopo anni trascorsi da leader degli Elle, Marco decide nel 2001 di iniziare questa nuova avventura, che lo porta all'incisione di due album (Goodmorningboy e Hamlet Machine) e di un EP (Song=epitaph:outtakes) che comprende otto pezzi registrati per l'album d'esordio, ma poi esclusi dalla scaletta.
Pezzi delicati. A volte scarni, con il piano e la chitarra acustica di Marco che si intrecciano in trame sottili; a volte accompagnati da una avvolgente linea di basso e da qualche spruzzata di elettronica, sempre rispettosa del contesto cantautoriale.

L'attività live di Goodmorningboy è stata sempre molto intensa e lo ha visto esibirsi seguendo formule diverse, da one-man-band con solo chitarra e piano al seguito oppure con una band vera e propria, composta da ottimi musicisti provenienti da altre realtà interessanti (Musical Buzzino, Cesare Basile..).

Se avete bisogno di carezze stanotte e domani correte a vederlo:

Goodmorningboy live:

mercoledi 9.11 @ Diagonal Loft Club, Forlì
giovedi 10.11 @ Tournèe, Monza

Un regalo nell'attesa:

Goodmorningboy "Hit Me in the Water" (da "Hamlet Machine", Urtovox, 2004)

martedì, novembre 08, 2005

Devin Davis




















Inciso nella completa solitudine del suo studio casalingo, "Lonely People of The World, Unite!" è l'album di debutto di Devin Davis, piccolo genio polistrumentista da Chicago. Un regalo per tutte le donne di ferro...

Devin Davis "Iron Woman" (da "Lonely People of the World, Unite!", Mousse 2005)

lunedì, novembre 07, 2005

The Gossip

Due date italiane per i "The Gossip":

venerdi 11 novembre @ Il Covo, Bologna
sabato 12 novembre @ Freemuzik, Brescia

Per presentare la band di Olympia, vi segnaliamo tre pezzi da scaricare.


The Gossip "Ain't it the Truth" (da "Arkansas Heat",2002)
The Gossip "Fire Sign" (da "Movement", 2003)
The Gossip "Sweet Baby" (da "thats not what i heard", 2001)


Tutti e tre i dischi pubblicati dalla Kill Rock Stars

domenica, novembre 06, 2005

Lazy Sundays #6 - 6.11.2005















Una scossa dal torpore di questa domenica grigia e piovosa. Ci proveranno i Deathray Davies a tirarvi giù dal letto...
Coraggio!

Scarica il 6° episodio di "lazysundays"

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Il regalo di oggi:

The Deathray Davies "Plan to Stay Awake" (da "The Kick and the Snare", Glurp 2005)

mercoledì, novembre 02, 2005

Aluminum Babe

Svedesi di nascita, newyorkesi d'adozione. Vi.tri.fied inaugura nel migliore dei modi il catalogo della Lucero Records con dodici tracce sospese tra punk, garage rock e pop a la Blondie.
Se questa mattina non riuscite proprio a svegliarvi, provate con questa.



Aluminum Babe "Disease Contagious" (da "Vi.tri.fied", Lucero Records, 2005)