
La decima fila ad un concerto ha l'indubbio vantaggio di agevolare la spola per il rifornimento di birre senza incappare in gimkane soffocanti, ma spesso non consente di capire fino in fondo ciò che succede sotto il palco.
Si narra di un coltello minaccioso, estratto con disinvoltura da un robusto addetto alla sicurezza dei
Magazzini Generali, e di qualche schiaffone di troppo volato in direzione delle prime file, a quanto pare anche nei confronti di alcune ragazze.
Come si diceva, dalla decima fila non si ha una percezione nitida degli avvenimenti, e allora la prima reazione alle lacrime e alle suppliche di
Lovefoxxx è: ma ********, ma questi dove pensano di essere, ad
Altamont? Poi, alla luce dei racconti provenienti dalle prime file, ho cambiato idea, ed anzi, quello che ottengono queste
chicks on speed allevate a terra, e cioè la rimozione delle transenne tra palco e pubblico, è quantomeno degno di rispetto. Per la cronaca: niente barriere, niente invasioni. Forse siamo più pronti di quanto non vogliano farci credere.
Ma veniamo ai concerti:
The Holloways:
Inglesi forte, eh...
Sono amici di
Jamie T e, come dice la mia dolce metà con occhio professionalmente legato allo styling ma sempre più competente anche d'orecchio, si vede. Stessa provenienza e tante serate passate assieme sulla
Eel Pie Island a cantarsela sù. Filtrando la matrice rap di Jamie, si potrebbe accomunarli anche musicalmente: solo dal vivo, ok. Confermano le impressioni del disco: hanno una manciata di singoli, potenziali e non, istantanei e micidiali; il resto è contorno. Bravini comunque, specie nel pastrugno in platea mentre suonano i
CSS. Le ragazze italiane, d'altronde, non si trovano ovunque...
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Great BritainTilly & The Wall:
Fatti forte, eh...
No, non tu che leggi, intendo loro,
Tilly & The Wall. Mai visto su di un palco un tale livello di fattanza colorata. E' tutto un addobbo policromatico, dai vestiti alle aste dei microfoni. Là sopra c'è un party isterico e contagioso, e c'è pure gran gusto. Forse non faranno ballare e non scalderanno come i CSS, ma una "
Nights of the Living Dead" posta in chiusura è gioia allo stato puro. E' Litio. Ecco probabilmente da cosa erano alterati tutti quanti: dal Litio.
Va da sè, per me, i veri headliners erano loro.
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Nights of the Living DeadCansei de Ser Sexy:
Brutti forte, eh...
Intendo fisicamente, certo. Perchè sul palco poi hanno un loro carattere. Una piacevole sorpresa è, senza dubbio, ritrovare dopo tanti anni di assenza dalle scene
Gabriela Sabatini. Appesa la racchetta, indossa chitarra e tastiere: e io che pensavo che tra brasiliani ed argentini corresse cattivo sangue.
Per il resto, la cronaca influenza e spezzetta il live, ma i singoli scatenano le danze e la gente si diverte. Personalmente, mi sono sentito spossato. Forse lo ero per davvero o forse ho sofferto la ripetitività degli schemi e delle marcature. Mi fa incazzare che non abbiano suonato "
Patins", ma la resa live di "
Let's Make Love and Listen To Death From Above" vale metà del prezzo del biglietto.
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AlalaMi farebbe piacere se qualcuno potesse testimoniare nei commenti con più precisione quanto accaduto nelle prime file ieri sera, perchè è spiacevole che questo fatto rimanga puramente una chiacchiera da bar.
Mi piacerebbe anche che qualcuno dei
Magazzini Generali si prendesse la briga di far chiarezza pubblicamente.
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