Blues precompresso e armato
Oggi si ricomincia. Un altro semestre di lezioni, esami, relazioni etc… La prima ora è drammaticamente grigia. Tratta del calcestruzzo armato, dei modi in cui degrada e degli interventi da adottare per risanarlo; veramente uno sballo.
Sul muro dell’auletta del dipartimento si sussegue un’immagine dopo l’altra: strutture collassate rovinosamente, balconi scrostati delle case popolari di Milano, i viadotti della Tangenziale Est (meno in forma di quel che pensassi)… insomma, una tragedia.
Fortunatamente però, esistono ancora delle sottigliezze capaci di rapire la mia attenzione e far fluttuare i miei pensieri sconnessi in ben altri lidi… Ad un certo punto infatti, il superprofessore, tra l’altro anche uno dei pochi decisamente simpatici, sta spiegando le varie porcherie fatte in sede di progetto sul cavalcavia di Viale Monte Ceneri.
Tutti sono concentrati. Non passano inosservate le armature scoperte e corrose, il copriferro crepato (dove rimane) e tante piccolezze con cui non vi tedio. Quello che sfugge a tutti, tranne che al sottoscritto ovviamente, è un piccolo rettangolo colorato affisso ad un pilastro. Non si leggono bene le scritte, ma il logo è inconfondibile. E’ una pubblicità del Flippaut Festival.
Non che io sia mai stato al Flippaut, né mi entusiasma particolarmente la proposta, ma l’idea di trovarmi nel mezzo di un festival qualsiasi ha schiacciato tutti i ponti e i grattacieli che hanno continuato a scorrere per la mezz’ora successiva.
Mi immaginavo in mezzo a donne bellissime e coltissime a Benicassim, oppure ancora meglio, al Primavera… Poi penso al mio scalcinato conto corrente e… va beh, anche per quest’anno rimarrà un sogno…
Tornando, ascolto una canzone dei “The Gossip”. L’unico approccio che avevo tentato con “Standing In the Way of Control” era stato finora con la title-track. Un approccio non dei migliori. Mi chiedevo dove fosse finito tutto quel blues sporco di cui gli altri lavori erano pieni, avevo quasi paura che i tre si stessero punkfunkizzando…
Niente paura, oggi nell’ipod passa “Dark Lines” e quella cicciottina tutta pepe di Beth pare ritornare ai vecchi fasti. Pulsa e corrode, come i cloruri…
PS: postarvi la canzone in questione è contro i miei principi (dovrei ricorrere a uno di quei megasiti orrendi di upload..) e quindi vi metto un pezzo vecchio, corto ed esplosivo come “Sweet Baby” e quello che non mi piace, “Standing in the Way of Control”.
The Gossip “Sweet Baby”
The Gossip “Standing in the Way of Control”
Sul muro dell’auletta del dipartimento si sussegue un’immagine dopo l’altra: strutture collassate rovinosamente, balconi scrostati delle case popolari di Milano, i viadotti della Tangenziale Est (meno in forma di quel che pensassi)… insomma, una tragedia.
Fortunatamente però, esistono ancora delle sottigliezze capaci di rapire la mia attenzione e far fluttuare i miei pensieri sconnessi in ben altri lidi… Ad un certo punto infatti, il superprofessore, tra l’altro anche uno dei pochi decisamente simpatici, sta spiegando le varie porcherie fatte in sede di progetto sul cavalcavia di Viale Monte Ceneri.
Tutti sono concentrati. Non passano inosservate le armature scoperte e corrose, il copriferro crepato (dove rimane) e tante piccolezze con cui non vi tedio. Quello che sfugge a tutti, tranne che al sottoscritto ovviamente, è un piccolo rettangolo colorato affisso ad un pilastro. Non si leggono bene le scritte, ma il logo è inconfondibile. E’ una pubblicità del Flippaut Festival.
Non che io sia mai stato al Flippaut, né mi entusiasma particolarmente la proposta, ma l’idea di trovarmi nel mezzo di un festival qualsiasi ha schiacciato tutti i ponti e i grattacieli che hanno continuato a scorrere per la mezz’ora successiva.
Mi immaginavo in mezzo a donne bellissime e coltissime a Benicassim, oppure ancora meglio, al Primavera… Poi penso al mio scalcinato conto corrente e… va beh, anche per quest’anno rimarrà un sogno…
Tornando, ascolto una canzone dei “The Gossip”. L’unico approccio che avevo tentato con “Standing In the Way of Control” era stato finora con la title-track. Un approccio non dei migliori. Mi chiedevo dove fosse finito tutto quel blues sporco di cui gli altri lavori erano pieni, avevo quasi paura che i tre si stessero punkfunkizzando…
Niente paura, oggi nell’ipod passa “Dark Lines” e quella cicciottina tutta pepe di Beth pare ritornare ai vecchi fasti. Pulsa e corrode, come i cloruri…
PS: postarvi la canzone in questione è contro i miei principi (dovrei ricorrere a uno di quei megasiti orrendi di upload..) e quindi vi metto un pezzo vecchio, corto ed esplosivo come “Sweet Baby” e quello che non mi piace, “Standing in the Way of Control”.
The Gossip “Sweet Baby”
The Gossip “Standing in the Way of Control”
1 Comments:
scusa ma la foto??? @_@
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