Late guest (at the party)
Forse, come taluni sostengono, il filone del "nuovo" punk-funk sta lentamente giungendo ad un limite di saturazione, almeno sotto il profilo commerciale.
Poi, da un punto di vista artistico, queste considerazioni non sono altro che assolute stronzate.
Prendete il garage rock. Non crederete mica a quella favola... si, quella che racconta di come le band di ragazzi smisero, sul finire dei '60, di fare un certo tipo di musica e vi si riaccostarono solo sulla scia del successo degli Strokes nel 2001... Si potrebbero infatti citare centinaia di esempi (anche buoni) di garage band, attive nei '70, negli '80 e nei '90.
I Late guest (at the party), da Rimini, sembrano aver recepito che aria tira, mostrandosi fieri dello snobismo discografico che li contorna. E quindi, da veri paladini del rock n' roll (in senso lato, ovviamente), se ne sbattono di quel che si dice e continuano a promuovere la loro musica, che a tale corrente punk-funk è dichiaratamente debitrice.
Ed è un vero piacere, poi, prestare attenzione alle sei tracce, da cui è composto il demo "Sit on the fence while the others leave in a hurry". Si, perchè questo è fortunamente uno di quei casi, in cui le tanto evidenti influenze vengono digerite ed assimilate con spunti personali, evitando di risultare puramente derivativi.
Verificate di persona:
Carl Lewis versus The Party
Per saperne di più, visitate la pagina della band su MySpace.
Poi, da un punto di vista artistico, queste considerazioni non sono altro che assolute stronzate.
Prendete il garage rock. Non crederete mica a quella favola... si, quella che racconta di come le band di ragazzi smisero, sul finire dei '60, di fare un certo tipo di musica e vi si riaccostarono solo sulla scia del successo degli Strokes nel 2001... Si potrebbero infatti citare centinaia di esempi (anche buoni) di garage band, attive nei '70, negli '80 e nei '90.
I Late guest (at the party), da Rimini, sembrano aver recepito che aria tira, mostrandosi fieri dello snobismo discografico che li contorna. E quindi, da veri paladini del rock n' roll (in senso lato, ovviamente), se ne sbattono di quel che si dice e continuano a promuovere la loro musica, che a tale corrente punk-funk è dichiaratamente debitrice.
Ed è un vero piacere, poi, prestare attenzione alle sei tracce, da cui è composto il demo "Sit on the fence while the others leave in a hurry". Si, perchè questo è fortunamente uno di quei casi, in cui le tanto evidenti influenze vengono digerite ed assimilate con spunti personali, evitando di risultare puramente derivativi.
Verificate di persona:
Carl Lewis versus The Party
Per saperne di più, visitate la pagina della band su MySpace.
0 Comments:
Posta un commento
<< Home